“Un uso consapevole delle tecnologie tutela la libertà di tutti”, evidenzia il Public Policy Manager di Google Italia. “I dati fanno crescere le economie e le società, nel rispetto delle regole”

“Ciascun soggetto secondo il proprio ruolo istituzionale si deve assumere il compito di contribuire a creare cittadini responsabili nell’uso delle tecnologie digitali a tutela delle libertà di tutti”, ha detto Stazi.”Google crede nell’educazione civica per il cittadino digitale e nella natura libera della Rete”.
L’impegno educativo è focus primario per Google, ha spiegato Stazi, perché, “al di là della riflessione sulle norme, è essenziale informare le persone e far sapere che esistono strumenti tecnologici che si possono usare per esercitare la cittadinanza online in modo consapevole, proteggendo i dati e la proprietà intellettuale e evitando rischi”.
Lo sviluppo sociale ed economico è oggi legato all’utilizzo dei dati, ha ribadito Stazi: “Contro chi dice i dati sono il nuovo petrolio noi affermiamo che i dati sono una risorsa rinnovabile e non monopolizzabile e le imprese possono usarli per la loro crescita e internazionalizzazione, con grandi opportunità per la piccola impresa. Senza mai perdere l’attenzione alla protezione dei dati personali e sensibili e al rispetto delle norme vigenti”.
Due i pilastri del lavoro che Google svolge per contribuire a creare cittadini digitali responsabili: informazione degli utenti su come Google raccoglie e utilizza i dati e offerta di strumenti tecnologici efficaci perché l’utente possa gestirli.
“Google non vende dati personali a terzi”, ha sottolineato Stazi. “E siamo impegnati a proteggere il copyright, in un anno abbiano respinto 670.000 annunci Adwords che lo violavano e con Youtubeabbiamo già versato all’industria della musica più di 3 miliardi di dollari. Oggi con ancor più forza Google vuole promuovere l’educazione digitale a fianco delle istituzioni: è una responsabilità condivisa che gli OTT prendono sul serio perché il bene più prezioso per aziende come Google sono la fiducia degli utenti e la reputazione e noi crediamo fermanemente nell’uso responsabile di Internet e in Internet libero, perché costruiscono una società migliore fuori e dentro la Rete”.