Agenpress. Le scuole potranno trasmettere alle Asl gli elenchi dei bambini iscritti ma non sarà in alcun modo possibile il flusso inverso, ossia il passaggio di dati sui bimbi non vaccinati dalle Asl agli istituti scolastici.

Questo in sostanza il parere del Garante per la Privacy, che con la sua decisione ha accolto una istanza presentata nei giorni scorsi dal Codacons all’Autorità per la protezione dei dati personali.

“E’ stato impedito un abuso ai danni dei bambini e delle famiglie, perché molte amministrazioni volevano applicare il decreto Lorenzin avvalendosi delle Asl per comunicare alle scuole gli elenchi dei bimbi non vaccinati – spiega il presidente Carlo Rienzi – Una prassi del tutto fuorilegge che il Garante ha bocciato, sostenendo come al momento “manca un’adeguata base regolamentare che consenta il flusso inverso, ovvero la trasmissione di dati sensibili dalle Asl alle scuole”.

Rimangono tuttavia alcuni aspetti critici nella gestione dei dati tra scuole e Asl, perché consentire alle istituzioni scolastiche di dar vita a questo incredibile flusso di dati personali senza aver adeguatamente valutato e messo in condizione le scuole di dotarsi di idonee misure tecnico-operative, equivale ad innescare una miccia, che potrebbe portare alla violazione della normativa posta a tutela dei dati personali con ogni evidente conseguenza sul piano civile, penale, amministrativo ed erariale” – conclude Rienzi.

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